Conza della Campania. Il parco archeologico Compsa

“Un popolo trapiantato rischia di perdere la propria identità”.
È questo il pensiero che muove il lavoro di ricerca di Michele Carluccio, autore di quest’opera che si può dire nasca il
23 novembre 1980 a seguito del sisma che, distruggendo la vecchia Conza, in provincia di Avellino, costrinse i suoi abitanti a spostarsi più a valle per rifondare un nuovo e più moderno paese.
Se da un lato, questo ha causato la perdita di una parte dell’identità storico-culturale di un’antica civiltà, dall’altro ha rafforzato i legami con il proprio passato e le proprie origini, spingendo l’autore a ricostruirne gli antichi fasti e glorie.
Da ciò prende vita il volume, ben curato e dettagliato, in cui vengono descritte le strade, i borghi, i luoghi e la popolazione di Conza, uno dei primi insediamenti urbani dell’Irpinia, che si avvia a divenire oggi un parco archeologico.
Un viaggio fatto di immagini, notizie storiche, mappe: un tentativo di dimostrare che anche un piccolo centro, attraverso la valorizzazione del proprio patrimonio, può tramandare molto alle generazioni future.

Conza della Campania
Il parco archeologico Compsa
Michele Carluccio

96 pagine, 89 illustrazioni in nero, 20 a colori;
rilegato con sovraccoperta, formato 22 × 24 cm,
2002
ISBN 978-88-86218-46-7
[Fuori catalogo]

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