Il quarto volume dei borghi d’Italia è un’altra tappa nel viaggio d’arte che Giuliano Micillo propone al lettore. Prima di arrivare all’edizione, il fotografo dagli sguardi inusitati fa molteplici scatti, secondo l’ispirazione, secondo le condizioni ambientali (a volte sta immobile sotto la pioggia, con tre apparecchi fotografici e un ombrello) e secondo i luoghi che nella sua fantasia si traducono in altri luoghi o in “Non luoghi”. Ho detto molteplici, ma in realtà in alcuni casi ce ne sono solo due e in altri casi dieci (un intero caricatore) o trenta. L’Autore non li vede neanche. Li ripone e continua nel suo viaggio. Qualche volta li guarda al ritorno, in giornata, altre volte li guarda dopo una settimana. Capita anche che li dimentichi e allora riappaiono dopo un mese. Un anno: come se riaffiorassero da un passato lontano. In genere ci lavora nel suo studio, prima di decidere di pensare alla pubblicazione. Questa decisione ha comportato la messa in opera di una radicale selezione, che costringe a limitarsi a un massimo di tre scatti per ogni borgo. Succede allora che un “Non luogo”, magari, presenta giusto tre scatti (o due o addirittura uno solo) che ritiene perfetti. In altri casi si trova con cittadine o città che offrono decine di possibilità, ed è duro decidere.
Non luoghi comuni
Viaggi in Polaroid 4
di Giuliano Micillo
52 pagine, 63 illustrazioni a colori;
cartelle con cofanetto, formato 31,5 × 29 cm
2014
ISBN 978-88-95742-39-7
[Fuori catalogo]